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Adattamento e Regia di Fulvio Romeo

NOTE DI REGIA

Ridere, ridere, ridere. La gente, a teatro, vuole ridere. Quando proponiamo uno spettacolo, una delle prime domande che ci pongono è: “Ma fa ridere?” Quindi, dopo qualche anno di teatro “serio” - “Così è (se vi pare)” ed emozionante  - “Harvey”, “Un mondo a parte” - che tanto, tanto successo ha pure riscosso, siamo tornati al comico, il nostro comico, quello di “Miseria e Nobiltà”, di “Spirito Allegro”, di “Rumors”, un comico senza parolacce, un comico capace di lasciare spensieratezza, divertimento, ma, anche, senza quasi che lo spettatore se ne accorga, capace di far pensare.

La trama?  Un vortice travolgente di equivoci, battute e situazioni esilaranti.

Sebastiano La Spada è un ricco imprenditore di origine napoletana, ossessionato dalla superstizione e “circondato” da incredibili personaggi dai nomi curiosi: un’avvocatessa efficientissima (Diletta Pandetta), un commesso un po’ tonto (Paride Cantalamessa), una segretaria odiosa (Rachele dell’Osso), una matura cugina, ex, ma non tanto, cacciatrice di uomini (Lea Maschi Sedussi), una figlia svagata che legge solo romanzi d’appendice (Giulietta), una moglie sempre preoccupata di ciò che “pensa la gente” (Evelina), due piccole, terribili vicine, (Genuflessa e Addolorata Diotisalvi), una chiromante cialtrona (Rosa Futuro) e, ovviamente, un ragioniere (a suo dire) iettatore (Bruno Sotterra) che Sebastiano arriva addirittura a licenziare, per assumerne un altro (Felice Belvedere) che si rivela essere un autentico porta fortuna in quanto … In quanto. Punto. Mica possiamo raccontarVi tutto!

FULVIO ROMEO